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Alzheimer: cosa sono i farmaci sperimentali? Ma quello che serve è prevenzione e allenamento

Alzheimer: cosa sono i farmaci sperimentali? Ma quello che serve è prevenzione e allenamento

Alzheimer: cosa sono i farmaci sperimentali? La terapia farmacologica migliora i sintomi, ma non interrompe il decorso della malattia, serve prevenzione!

Prevenzione, corretti stili di vita o farmaci sperimentali?

La terapia farmacologica della malattia di Alzheimer (inibitori dell’acetilcolinesterasi e memantina) migliora i sintomi della malattia, ma non ne interrompe il decorso.

Gli studi sui meccanismi alla base dello sviluppo della malattia di Alzheimer hanno portato la ricerca a orientarsi verso terapie che possano rallentare lo sviluppo e la progressione della malattia. I ricercatori hanno evidenziato che l’accumulo nel cervello di due proteine specifiche, Abeta e tau, hanno un ruolo importante nello sviluppo della malattia. I farmaci che impediscono l’accumulo di queste proteine modificano il decorso della malattia, bloccando o rallentando la progressione, o addirittura impedendo o rallentando l’insorgenza.

L’accumulo della proteina Abeta porta alla formazione di placche senili, ciò avviene progressivamente, fino a decenni prima dell’insorgenza dei sintomi cognitivi. Il rafforzarsi dell’ipotesi amiloidea ha favorito lo sviluppo di nuove molecole che aggrediscono questa proteina e il suo processo di formazione, sia per prevenirne l’accumulo e l’aggregazione in placche, sia per eliminarla quando già si è depositata.

L’immunoterapia attiva prevede la somministrazione di una proteina con caratteristiche simili ad Abeta che va a stimolare il sistema immunitario ad attaccare l’ospite indesiderato, mentre quella passiva prevede l’iniezione di anticorpi monoclonali che legano tale proteina con lo scopo di eliminarla.

L’accumulo della proteina tau, invece, forma i grovigli neurofibrillari e distrugge progressivamente i neuroni dei malati di Alzheimer. La ricerca scientifica si sta muovendo anche rispetto alla formazione di questa proteina.
Vorremmo ricordare, però che proprio per la gravità della malattia e il suo nefasto decorso la prevenzione è l’aspetto più importante.

Tenere allenato il cervello e le funzioni cognitive, fare preventivamente screening cognitivi per verificare anomalie o deficit ed intervenire prontamente.

La Cooperativa ProgettAzione, nelle sue sedi, a Bergamo e Milano, oppure a domicilio, può essere un valido aiuto nella lotta alle Demenze a all’Alzheimer.

Per maggiori informazioni:
https://www.cooperativaprogettazione.it/alzheimer-guida-allintervento-di-stimolazione-cognitiva/
www.cooperativaprogettazione.it/alzheimer/

Alzheimer farmaci sperimentali

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