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Bambini e Smartphone

Bambini e Smartphone

È molto dibattuta la questione del rapporto tra bambini e smartphone. Dalla demonizzazione all’idealizzazione, ma quali sono i consigli del pediatra? E degli esperti che si occupano di infanzia?

Da un articolo del sole 24 ore emerge che solo tre genitori su dieci si rivolge al medico dei bambini per i consigli sull’utilizzo della tecnologia.

La società italiana di pediatria con un documento ufficiale esprime la sua opinione sull’utilizzo della tecnologia, in particolare del cellulare, degli smartphone e dei computer, per i bambini da zero a otto anni.

È interessante come il documento abbia preso in esame sia gli effetti positivi che quelli negativi, in modo da poter stabilire quando e come sarebbe meglio che i bambini utilizzassero questi strumenti tecnologici.

Secondo i pediatri sarebbe meglio non dare strumenti tecnologici ai bambini se non dopo i due anni di età. Si raccomanda, inoltre, di non utilizzare gli smartphone durante i pasti oppure prima di andare a dormire. Sull’utilizzo si consiglia un’ora al giorno per i bambini di età compresa tra i due e i cinque anni e al massimo due ore per i bambini dai cinque agli otto anni. Sono sconsigliati, ovviamente, i programmi con i contenuti violenti, si consigliano applicazioni oppure giochi che possano aiutare a sviluppare le capacità cognitive dei bambini. Si possono utilizzare le applicazioni di qualità ovviamente insieme ai genitori ma i medici sottolineano che per una crescita sana la strategia migliore è l’interazione bambino-genitore. Non si vuole criminalizzare la tecnologia, anzi, è stato dimostrato che molte applicazioni hanno un impatto positivo sull’apprendimento in età prescolare ma devono essere utilizzate in modo cosciente e insieme ad un adulto. I rischi collegati al troppo utilizzo di smartphone e tablet sono di carattere fisico e pratico. Il sonno, la vista e l’udito sono a rischio perché l’uso dei dispositivi può interferire con la qualità del sonno per le molte sollecitazioni causate da contenuti stimolanti, anche la luce dello schermo può determinare un rischio. È stato dimostrato come i bambini tra uno e quattro anni che hanno la tv in camera hanno una peggiore qualità del sonno e hanno più paura del buio.

L’esposizione prolungata a tablet e smartphone può determinare anche disturbi della vista perché possono indurre fatica oculare.

Tecnologia sì, quindi, con determinate indicazioni.

Dobbiamo ricordarci, però, che nessun mezzo tecnologico può sostituirsi alle abilità linguistiche, cognitive, educative ed emozionali che un genitore può trasferire al proprio bambino.

Per maggiori informazioni:
https://www.quotidiano.ilsole24ore.com/art.php?t=S24&i=20191027&artid
https://www.cooperativaprogettazione.it/portfolio/da-zero-a-sei-anni-quali-tecnologie/

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