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L’invecchiamento attivo

L’invecchiamento attivo

L’invecchiamento di successo rappresenta una grande attrattiva, ma è allo stesso tempo un concetto di difficile definizione; non sempre infatti risulta chiara la differenza da altri indicatori quali benessere soggettivo o qualità di vita. Negli ultimi anni gli studiosi dell’invecchiamento sono giunti a definire modelli sempre più complessi che prendono in considerazione vari aspetti della salute complessiva dell’individuo (fisica, mentale, sociale).

Tutti questi modelli concordano nel sottolineare l’importanza dello stile di vita e delle abitudini comportamentali in vista di un invecchiamento attivo. In particolare:

  • Regolare attività fisica: uno stile di vita attivo dal punto di vista fisico porta benefici che non riguardano solo il corpo, ma anche il benessere psicologico, le funzioni emotive, e la qualità della vita. L’attività fisica sembra contrastare depressione e ansia e sembra giovare alle relazioni interpersonali in un contesto di invecchiamento.
  • Dieta equilibrata: attenzione al consumo degli alimenti in base al loro apporto nutritivo. Seguire una dieta mediterranea (ricca di verdure, legumi, frutta, cereali) comporta una sensibile riduzione della mortalità, minore incidenza di tumori e riduzione del rischio di sviluppare malattie cardiache.
  • Astensione dal fumo e uso moderato di alcolici.
  • Determinanti personali e sociali: variabili che influenzano e predispongono le persone a mettere in atto comportamenti diretti al miglioramento della propria salute. Tra le più studiate c’è il sentimento di controllo, il senso di autoefficacia e l’ottimismo. Una appropriata sensazione di controllo in determinate circostanze si associa positivamente a equilibrio emotivo e capacità di gestire gli eventi negativi.
  • Influenza delle convinzioni di autoefficacia: l’autoefficacia percepita corrisponde alle convinzioni che gli individui hanno di essere capaci di realizzare determinate azioni e di raggiungere i livelli prefissati di prestazione in specifici ambiti di vita quotidiana; essa svolge un ruolo di estremo rilievo nell’esperienza di invecchiamento della persona determinando le sue relazioni ed il suo modo di agire.
  • Funzionamento cognitivo: è possibile modificare o prevenire il declino cognitivo mantenendo una vita sociale attiva, questa infatti induce le persone a comunicare a partecipare ad attività di scambio interpersonale sostenendo il buon funzionamento delle capacità cognitive ed emozionali.

Per maggiori info, clicca sui link sottostanti —->>>
http://www.chefuturo.it/2015/04/invecchiamento-attivo-ecco-linnovazione-che-fa-vivere-meglio-i-nonni/
http://www.destinazioneeuropa.eu/documenti/218AE2012_Quadro_Istituzionale_Europeo_IT.pdf

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