Programma Annuale Area Formazione

Formazione accreditata dall' Autorizzazione alla Formazione Continua del Consiglio Nazionale Ordine Assistenti Sociali – 26/02/2015 – Prot. 632/15

Programma 2017 -2018

I temi riprendono il rapporto tra l’attuale crisi economica e la domanda al servizio sociale che, spesso, non ha la possibilità di trovare risposta ai bisogni espressi.

Gli operatori, nonostante l’impegno organizzativo prestato, risentono l’impatto con le richieste degli utenti che possono farsi pressanti e rivendicative: allo stress da routine si associa quindi anche la percezione d’inadeguatezza, nonostante l’evidenza che le risposte non dipendano dalla loro volontà.

Il confronto quotidiano con situazioni anche dolorose, nello spazio temporale a volte di un solo incontro, genera risonanze emotive che hanno ricadute in ciascuno, nel gruppo di lavoro e più in generale sull’intera organizzazione.

La crisi che ha investito fasce di popolazione nuove impone di ripensare a strategie e risposte differenti dai tradizionali interventi assistenziali.

Ecco alcuni temi trattati:

 Il rischio espressione del disagio in adolescenza.  

L’adolescenza, e in particolare l’approssimarsi della maggior età, corrisponde ad un momento nodale nella storia dei giovani che hanno vissuto esperienze traumatiche in infanzia.  L’adulto – genitori, operatori, insegnanti – può assumere qualità supportive straordinarie, che sostengono il processo di costruzione identitaria e prevengono o fronteggiano situazioni di disagio e di marginalità.

Come effettuare una valutazione del rischio e delle risorse personali e familiari? Come promuovere un sistema di protezione e cura?

I corsi di formazione propongono alcuni possibili orientamenti per la costruzione di un progetto d’intervento.

La responsabilità giuridica, professionale ed etica degli operatori sociali. 

Gli operatori che si occupano di tutela dei minori e della famiglia (a qualunque titolo: insegnanti, assistenti sociali, educatori, psicologi) si confrontano con una disciplina professionale resa ancor più complessa dalla presenza di provvedimenti della Magistratura.  Sono chiamati a compiere un’indagine, a dar seguito ad un decreto o ad assumersi la responsabilità di effettuare una segnalazione.

Gli interventi attuati in forma coatta pongono una serie d’interrogativi etici, metodologici e deontologici che investono la sfera della libertà delle persone, i diritti dei singoli, i valori di riferimento e le diverse culture, cui non troviamo risposta con un generico riferimento al “miglior interesse del minore”.

Separazioni e figli. 

La violenza domestica e il maltrattamento sono un fenomeno diffuso, a volte sottovalutato dagli operatori, che produce importanti danni sia all’adulto vittima, sia ai figli della coppia che assistono alla violenza.

In alcune relazioni di coppia la separazione e la definizione giuridica dei rispettivi diritti e doveri non riduce la conflittualità, con le inevitabili conseguenze per la serenità del figlio che diventa oggetto di contenziosi infiniti. Sempre più spesso i magistrati richiedono il parere e l’intervento dei servizi sociali che devono svolgere un compito delicato e complesso.

Gli interrogativi sono molti: come aiutare la persona maltrattata a decidere, come aiutare un minore a non essere coinvolto schierandosi con un genitore, o a uscire da un’alleanza perversa.

Anche il lavoro del legale di parte non è semplice: come difendere il proprio assistito, come muoversi a seguito di maltrattamenti, quando e come agire legalmente.

Comunicare con il bambino e con il ragazzo.

Gli operatori della cura e dell’aiuto spesso dichiarano la difficoltà a parlare con il bambino di argomenti e decisioni delicate che lo riguardano, con conseguenti deleghe a persone di volta in volta identificate in virtù di un ruolo istituzionale, piuttosto che di supposte competenze specifiche, più che alla luce del loro rapporto con il bambino stesso.

Un momento particolarmente delicato è relativo alla lettura del decreto della Magistratura che dispone interventi a loro favore e limitazioni della potestà dei genitori.

Cosa significa il decreto per un bambino? Come si legge un decreto ai genitori e ai loro bambini? Come possiamo trovare le parole per spiegare e dare un senso a quanto accade?

Informazioni sui Programmi di Formazione 

 www.formazionesocialeclinica.it
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