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Dislessia negli adulti: aspetti emotivi e psicologici.

Dislessia negli adulti: aspetti emotivi e psicologici.

Esistono conseguenze emotive della dislessia nell’età adulta? Cosa prova e come vive un adulto dislessico? Quali sono i disturbi psicopatologici causati dalla dislessia in età adulta?

Dislessia negli adulti: aspetti emotivi. La dislessia, in età adulta, può migliorare in modo significativo e con questo diminuisce anche la sintomatologia ansioso-depressiva ad essa legata nell’infanzia.
Questo probabilmente avviene anche in relazione al cessare delle responsabilità scolastiche: infatti i livelli d’ansia aumentano solo nel momento in cui i soggetti sono sottoposti ad un test sulle loro abilità di lettura.

La dislessia si modifica con la crescita della persona e assume tratti diversi.

Esistono adulti dislessici che riescono a leggere senza problemi avendo sviluppato alcune strategie nel corso degli anni che, in qualche modo, aggirano i problemi di lettura, ma possono mostrare problemi di memoria, di vocabolario o di linguaggio.

Gli adulti con dislessia spesso sperimentano difficoltà emotive, come bassa autostima o vergogna e difficoltà lavorative, dato che può essere molto difficile mantenere a lungo la concentrazione su un compito e svolgere lavori dove è necessario leggere e scrivere molto.

Talvolta queste persone tendono a scegliere lavori più laboratoriali, manuali, nei quali la richiesta di scrivere o leggere non diventa troppo “massiccia”, in modo da mascherare le proprie difficoltà.

I sintomi più frequenti della Dislessia negli adulti

Se non si sentono compresi, i dislessici adulti cercano molto spesso di tener nascoste le proprie difficoltà anche a familiari e amici per non sentirsi giudicati.
Sono persone molto sensibili e spesso hanno figli a loro volta dislessici, verso i quali possono sentirsi in colpa per non essere in grado di aiutarli con i compiti e la lettura.

Un dislessico adulto manifesta spesso problemi sociali come la difficoltà di relazione con gli altri, con conseguente senso di solitudine, difficoltà ad aprirsi e confrontarsi con gli altri.

Permangono, nella dislessia in età adulta, problemi di attenzione, difficoltà di concentrazione, impulsività, incapacità di stare seduti per lungo tempo, ecc.

Questo conferma la presenza di deficit di attenzione nei soggetti con diagnosi di dislessia, anche se non in comorbilità con una diagnosi di Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività.

Diagnosi precoce

E’ da sottolineare che una diagnosi precoce, interventi scolastici per il recupero delle abilità nella scuola primaria o secondaria e infine la presenza di un tutor scolastico sono condizioni necessarie per fronteggiare problemi di dislessia, che altrimenti permangono anche in età adulta.
Questi fattori hanno un ruolo fondamentale: i ragazzi con dislessia nella loro esperienza scolastica possono avere un sostegno che li porti a vivere meno il senso di frustrazione e di fallimento, sviluppando un immagine di sé competente e limitando così lo sviluppo di problematiche ansioso-depressive.
La presenza di fattori di protezione può attenuare lo sviluppo di problematiche sintomatologiche gravi e persistenti in soggetti con diagnosi di dislessia.

Molto importante, quindi, è la diagnosi precoce del deficit, che necessita di una preparazione e di un attenzione particolare da parte degli insegnanti oltre che dei genitori, al fine di poter preparare un percorso di studi adeguato alle competenze del bambino e che possa promuoverne un’immagine di sé competente.

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