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Invecchiamento attivo: indispensabile pensare per tempo a stili di vita che lo consentano.

Invecchiamento attivo: indispensabile pensare per tempo a stili di vita che lo consentano.

L’invecchiamento attivo rappresenta un concetto estremamente attrattivo e allo stesso tempo vago, difficile da definire e in alcuni casi difficile da distinguere da altri concetti simili come qualità di vita, soddisfazione di vita, benessere soggettivo e competenza.

Invecchiamento attivo: negli ultimi anni gli studiosi dell’invecchiamento sono arrivati a delineare modelli sempre più complessi che prendono in considerazione diverse dimensioni della salute integrale dell’individuo: salute fisica, salute mentale, salute sociale.

Tutti questi modelli concordano nel sottolineare l’importanza dello stile di vita e delle abitudini comportamentali per l’approdo all’invecchiamento attivo.

Indicazioni conosciute, semplici… Come svolgere regolare attività fisica: sviluppare una quotidiana attività fisica porta benefici che non riguardano solo il corpo, ma anche il benessere mentale, le funzioni emotive e la qualità della vita. L’attività fisica sembra contrastare depressione e ansia e sembra giovare alle relazioni interpersonali.

Come una dieta equilibrata: attenzione al consumo degli alimenti, al fumo e all’alcool.  Attenersi ad una dieta mediterranea (ricca di verdure, legumi, frutta, cereali) comporta statisticamente una riduzione della mortalità, minore incidenza di tumori e riduzione del rischio di sviluppare malattie cardiache.

Come rapporti personali e sociali costanti e mantenuti nel tempo: vanno create e sviluppate variabili che consentano la socialità. Stare con gli altri, sviluppa e mette in atto nelle persone, comportamenti che concorrono al miglioramento della propria salute psicologica. Tra i più studiati ci sono il sentimento di controllo, il senso di autoefficacia e l’ottimismo.

Una appropriata sensazione di controllo in determinate circostanze, si associa positivamente a equilibrio emotivo e capacità di gestire gli eventi negativi.

La “salute sociale” è influenzata delle convinzioni di autoefficacia: l’autoefficacia percepita corrisponde alle convinzioni che gli individui hanno di essere capaci di realizzare determinate azioni e di raggiungere i livelli prefissati di prestazione in specifici ambiti di vita quotidiana; essa svolge un ruolo di estremo rilievo nell’esperienza di vita della persona determinando le sue relazioni ed il suo modo di agire.

E per chiudere: rapporti personali e sociali costanti e mantenuti nel tempo mantengono il funzionamento cognitivo.  Infatti è possibile modificare o prevenire il declino cognitivo mantenendo una vita sociale attiva, questa infatti induce le persone a comunicare, a partecipare ad attività di scambio interpersonale sostenendo il buon funzionamento delle capacità cognitive ed emozionali.

Invecchiamo si! Ma bene.

Per informazioni e consulenze sull’invecchiamento di successo:
https://www.cooperativaprogettazione.it/invecchiamento-attivo/
http://www.sanita24.ilsole24ore.com/art/medicina-e-ricerca/2017-06-05/invecchiamento-attivo-silver-economy-ci-salvera-121059.php?uuid=AE8IXuYB&refresh_ce=1

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