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Ictus: prevenzione soprattutto per soggetti che non hanno mai avuto un ictus, per ridurre il rischio di un primo evento vascolare

Ictus: prevenzione soprattutto per soggetti che non hanno mai avuto un ictus, per ridurre il rischio di un primo evento vascolare

La prevenzione dell’ictus rappresenta la misura più importante per ridurne le conseguenze fisiche e psico-sociali. La prevenzione primaria è diretta a soggetti che non hanno mai avuto un ictus e si prefigge di ridurre il rischio della comparsa di un primo evento vascolare.

Dei duecentomila nuovi casi di ictus che si verificano ogni anno nel nostro Paese, circa diecimila riguardano soggetti con età inferiore ai 54 anni. Serve sviluppare comunicazione per prevenire una epidemia che compromette la vita quotidiana delle persone e delle loro famiglie

Oggi la comunicazione sul tema si sviluppa con:

  • La strategia di massa che ha l’obiettivo di promuovere stili di vita adeguati per diminuire il livello medio dei fattori di rischio principali
  • La strategia individuale sul rischio elevato ha invece l’obiettivo di riconoscere i fattori di rischio nel singolo individuo correggerli e controllarli.

I fattori che aumentano il rischio di sviluppare un ictus sono molteplici. Quanto più numerosi sono i fattori presenti, maggiori sono le probabilità di sviluppare prima o poi, un ictus. Possiamo distinguere i fattori di rischio in due grosse categorie:

  • quelli non modificabili
  • quelli modificabili.

I fattori di rischio non modificabili includono l’età, il sesso, la razza e la predisposizione genetica. L’età rappresenta il principale fattore di rischio non modificabile sia dell’ictus ischemico sia dell’ictus emorragico.

Il rischio di ictus aumenta considerevolmente per ogni decade, dopo i 55 anni. Per quanto riguarda il ruolo del genere sappiamo che gli uomini sono più colpiti delle donne. Il sesso femminile sperimenta ictus più severi ed associati ad una mortalità più elevata. La presenza di una storia familiare positiva per ischemia cerebrale si associa ad un aumento rischio di ictus nei i figli. I fattori genetici giocano un ruolo nell’ictus cerebrale sia diretto che mediato. Le alterazioni genetiche possono essere diverse e legate all’insorgenza dell’ictus.

I fattori di rischio modificabili comprendono condizioni la cui associazione con l’ictus è documentata ed indipendente: Ipertensione, fibrillazione atriale, diabete, colesterolo alto, eccessivo consumo di alcol, sigarette e ridotta attività fisica.

Prevenire il rischio di ictus coincide con le campagne di educazione sanitaria rivolte alla popolazione, per accrescere la consapevolezza dei fattori modificabili come il fumo della sigaretta, l’alcol, la sedentarietà e l’alimentazione.

La Cooperativa Progettazione lavora sui temi del post- ictus dal 1999

Ha sviluppato servizi riabilitativi che vanno dal supporto alla dimissione ospedaliera, ai Centri Diurni per il recupero di abilità e competenze, ai Centri Residenziali per Sollievo e la Residenzialità, all’Assistenza Domiciliare, ai Gruppi di Sostegno per i familiari, all’Housing con 16 appartamenti, ai laboratori occupazionali e formativi per il rientro al lavoro.

Per informazioni o approfondimenti.

Milano: Via Teodosio, 4 e 12 – Tel: 02 70638795 – Mob: 346 3264837 – mail:  c.maggio@cooperativaprogettazione.it
Pedrengo (Bg): Via G. Battista Moroni, 6 – Tel: 035 657351 – Mob: 346 3264837 – mail: info@cooperativaprogettazione.it
Serina (Bg):  Via Europa, 20 – tel. 0345.65185 – Mob: 346 3264837 –  mail: e.milanesi@cooperativaprogettazione.it

Per approfondimenti:
www.cooperativaprogettazione.it/continuita-assistenziale/

Ictus prevenzione

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