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Alzheimer prima valutazione in tempi rapidi e il supporto durante i diversi stadi della malattia

Alzheimer prima valutazione in tempi rapidi e il supporto durante i diversi stadi della malattia

Alzheimer prima valutazione.
A Milano in Via Teodosio 4/12, per un supporto alla persona e alla famiglia durante i diversi stadi della malattia, e le prime indicazioni in tempi rapidi.
Per prevenire, monitorare, supportare o anche solo per informazioni consulta il centro di Via Teodosio, 4

Alzheimer: prima valutazione.
A Milano in tempi rapidi e un supporto alla persona e alla famiglia durante i diversi stadi della malattia.

Per una prima valutazione, per prevenire il morbo di Alzheimer, monitorare o supportare pazienti, familiari e caregiver è necessario rivolgersi a centri specializzati: l’Equipe di Via Teodosio a Milano offre percorsi individualizzati e di gruppo.

Cervello First è un progetto sperimentale finanziato dalla Fondazione Cariplo. Mette a disposizione Neuropsicologi e fisiatri per prime valutazioni e supporto alla famiglia.

Il primo stadio del morbo di Alzheimer è spesso riconosciuto solo più tardi, per questo è molto importante la diagnosi precoce, attraverso screening cognitivi e valutazioni neuropsicologiche.
La durata del primo stadio della malattia è di 2-4 anni. I sintomi sono segni minori di compromissione della memoria e dell’intelligenza, apatia e modificazioni del carattere.

Possibili sintomi depressivi, sospettosità, ansia, difficoltà nelle attività complesse come il lavoro, gli hobby, la gestione della casa e i problemi familiari. E’ quindi necessario cercare consiglio medico per la formulazione della diagnosi con riferimento a centri specialistici.

E’ nel 2° stadio della malattia che spesso la diagnosi viene effettuata!
In questa fase vi è il passaggio dai deficit cognitivi alle prime difficoltà nella cura della persona. Questo stadio ha durata più ampia e può variare da uno a sette anni. I sintomi sono crescenti difficoltà nella memoria, nell’orientamento, nella comunicazione; perdita dell’abilità dell’attività strumentale e iniziale compromissione dell’autonomia nelle attività quotidiane.

Possono comparire o aggravarsi deliri e allucinazioni e presentarsi insonnia, irritabilità, comportamento oppositivo.

Il problema dei familiari sarà quello di affrontare i sintomi comportamentali anche tramite interventi ambientali. Sarà importante inserirsi in gruppi di supporto con familiari che hanno problemi analoghi, bisogna offrire al paziente un’opportunità di svago e ricreazione ed un eventuale inserimento in programmi di riabilitazione specifica.

Il 3° stadio porta alle prime difficoltà della cura della persona fino all’incapacità di comunicare. La durata oscilla fra 2-4 anni. I sintomi sono problemi dell’alimentazione, deambulazione, controllo sfinterico. Si accentuano tutti i deficit cognitivi funzionali soprattutto quello di riconoscimento della comunicazione. Permangono i problemi comportamentali con possibili complicanze somatiche.

I familiari dovranno affrontare i crescenti problemi di gestione dovuti alla perdita dell’autonomia, ci sarà bisogno di un supporto assistenziale continuativo a domicilio con una badante oppure l’istituzionalizzazione.

Il 4° stadio comporta la completa perdita dell’autonomia nella cura della persona e l’incapacità di comunicare. La durata è fra 3-5 anni, i sintomi sono l’accentuazione dei problemi di deglutizione e dell’alimentazione, disturbi dell’equilibrio e della marcia, con rischio di caduta fino all’allettamento.

Potranno sopraggiungere complicanze infettive ai polmoni, lo scompenso di malattie acute e perdita totale della capacità comunicativa verbale. Il problema del familiare sarà decidere quali terapie impiegare oppure no e il ricorso all’istituzionalizzazione o all’assistenza domiciliare e infine dovrà affrontare la gestione del lutto.

E’ un percorso lungo e faticoso, che interessa il malato e tutta la sua famiglia.

Perciò è necessario intervenire preventivamente anche attraverso check-up cognitivi economici e di breve durata.

Alzheimer per la prima valutazione, a Milano, in Via Teodosio 4/ 12 – tel. 02.70638795
Per prevenire, monitorare, supportare o anche solo per informazioni contatta direttamente la Dott.ssa Claudia Maggio
c.maggio@cooperaivaprogettazione.it  –  cell. 346.3264837

Cervello First è un progetto sperimentale finanziato dalla Fondazione Cariplo.
Mette a disposizione Neuropsicologi e fisiatri per prime valutazioni e supporto alla famiglia.

Per approfondimenti sul tema:
https://www.cooperativaprogettazione.it/milano-alzheimer/

Alzheimer prima valutazione

 

 

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