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“La Lingua dell’Arte”: strade possibili per l’integrazione sociale

“La Lingua dell’Arte”: strade possibili per l’integrazione sociale

Proseguono le visite organizzate attraverso il progetto finanziato dalla Fondazione della Comunità Bergamasca

Nel contesto del progetto “La lingua dell’arte”, le visite presso l’Accademia Carrara di Bergamo costituiscono un modulo esperienziale strutturato per promuovere l’inclusione sociale e culturale delle donne migranti attraverso l’accesso guidato al patrimonio museale. L’intervento vuole facilitare l’incontro con opere d’arte di rilevanza storica, promuovendo la conoscenza del contesto territoriale e la familiarizzazione con i luoghi culturali pubblici. Inoltre vuole stimolare processi di apprendimento linguistico e riflessione identitaria mediante attività di mediazione culturale e lettura partecipata delle opere. Il Progetto genera uno spazio di relazione e confronto interculturale, con l’obiettivo di rafforzare l’autostima, la capacità espressiva e il senso di appartenenza delle partecipanti.

Le visite vengono condotte da educatori e professionisti della mediazione culturale in collaborazione con il personale dell’Accademia, secondo una metodologia interattiva e accessibile, orientata all’inclusione e alla partecipazione attiva.

Empowerment femminile per contrastare la dispersione scolastica

All’interno del progetto “La lingua dell’arte”, l’azione di valorizzazione culturale si integra con interventi orientati allo sviluppo personale e familiare delle partecipanti. Incoraggiare l’empowerment femminile non significa solo favorire l’integrazione sociale, ma anche contrastare fenomeni come la dispersione scolastica tra i minori con background migratorio. Come evidenziato dalla Fondazione ISMU, i figli di famiglie migranti presentano un accesso limitato ad attività extrascolastiche, condizione che può incidere negativamente sul loro percorso educativo. In questa prospettiva, il complesso delle iniziative generali, prevede corsi di italiano e laboratori di cittadinanza attiva, finalizzati a fornire strumenti utili alla gestione autonoma di situazioni quotidiane, come la partecipazione ai colloqui scolastici. L’inserimento in percorsi di cura di sé, con il coinvolgimento di psicologi e ostetriche, concorre al miglioramento del benessere complessivo delle donne, rafforzandone la capacità di affrontare in modo consapevole sfide individuali e familiari.

Per maggiori informazioni consultare i seguenti link:

Centralino Unico 035.657351 – info@cooperativaprogettazione.it

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